300 milioni l’anno al Servizio Civile. Continua l’impegno trasversale per renderlo strutturale.

EDITORIALE di Carmelo Cortellaro.

In attesa del bando che dovrebbe garantire l’assunzione di 43.779 operatori volontari del servizio civile, continua il lavoro parlamentare che mai come in questa fase è costantemente finalizzato alla definitiva strutturazione finanziaria di un Istituto che rappresenta un punto di riferimento per molti giovani italiani, specie dell’Italia meridionale.

Ciò che sta succedendo per il servizio civile dovrebbe rappresentare la normalità: rappresentanti del popolo che insieme, anche se provenienti da storie politiche e con differenti sensibilità, si impegnano a difendere e promuovere i diritti, quelli già acquisiti e quelli auspicati, dei cittadini italiani.

Se questo “metodo” venisse riproposto in ognuno degli ambiti dell’agire politico e istituzionale il nostro Paese avrebbe qualche problema in meno e godrebbe di migliori risultati.

Così Francesca Bonomo (Pd), Maria Chiara Gadda (IV) e Erica Rivolta (Lega) presentano la richiesta di emendare la legge di bilancio chiedendo di rifinanziare il fondo per il Scu anche per il 2023.

«I 200 milioni per il 2021 e il 2022 previsti in legge di bilancio per il servizio civile universale sono un passo importante. Ora bisogna rendere questo percorso davvero strutturale. È anche per questo motivo che abbiamo promosso un gruppo di lavoro parlamentare trasversale ai partiti di maggioranza e opposizione». Questa la dichiarazione, presentata in una nota congiunta dalle deputate Francesca Bonomo, prima firmataria dell’emendamento e responsabile del dipartimento del Partito Democratico sul Servizio civile universale, Maria Chiara Gadda, componente della segreteria nazionale di Italia Viva, e la senatrice Erica Rivolta della Lega, vice presidente della commissione Bilancio del Senato.

«Il primo frutto è arrivato, con la presentazione dell’emendamento alla legge di bilancio che punta a rifinanziare il fondo anche per l’anno 2023 e a rendere stabile l’ingresso nel servizio civile, ogni anno, di almeno 50mila giovani con una dotazione del Fondo non inferiore ai 300 milioni di euro annui. Sarebbe un segnale importante per i giovani, perché vengono messi al centro di un progetto che dà loro la possibilità di mettersi alla prova, di rendersi utili alla comunità e contemporaneamente acquisire competenze e professionalità propedeutiche all’ingresso nel mondo del lavoro».

Che il servizio civile è importante lo si sapeva, che non è stato quasi mai degnamente difeso (finanziato) anche. L’Istituto per decenni è stato oggetto di campagne elettorali per le forze politiche provenienti da ogni parte degli schieramenti in gioco e sempre con lo stesso copione, chi si trovava all’opposizione prometteva e chi, uscente, aveva governato prometteva di farlo, ma a condizione che – evidentemente – venisse loro accordata una seconda possibilità. Sempre solo chiacchiere.

Oggi si potrebbe asserire che, forse, a causa del momento straordinario conseguente la tragedia covid-19 le cose sono cambiate. Ma sarebbe a mio avviso ingeneroso. E’ vero, la strada non è più in salita, ma bisogna dare atto che sensibilità politiche provenienti da storie e culture differenti, in questo caso stanno determinando una fase nuova di un Istituto che, va detto una volta per tutte, nel sud Italia rappresenta una forma di sostentamento per molti nuclei familiari, un vero e proprio ammortizzatore sociale. Oggi forze politiche distanti tra loro per molte cose, addirittura di maggioranza e opposizione, in modo trasversale stanno portando avanti un impegno civico, sociale e soprattutto parlamentare meritevole, va loro dato atto.

Per evidenziare la trasversalità della proposta, gli altri deputati firmatari dell’emendamento sono Renate Gebhard (Minoranze Linguistiche), Maurizio Lupi (Noi con l’Italia), Nicola Fratoianni, Rossella Muroni, Luca Pastorino (Liberi e Uguali), Vito De Filippo, Mauro Del Barba, Marco Di Maio, Silvia Fregolent, Sara Moretto, Lisa Noja, Giuseppina Occhionero, Massimo Ungaro (Italia Viva), Paolo Trancassini (Fratelli d’Italia), Guido Germano Pettarin, Giuseppina Versace (Forza Italia), Laura Boldrini, Enza Bruno Bossio, Elena Carnevali, Stefano Ceccanti, Paolo Lattanzio, Stefano Lepri, Lia Quartapelle Procopio, Stefania Pezzopane, Andrea Rossi (Partito Democratico), Emanuele Cestari, Silvana Andreina Comaroli, Rebecca Frassini, Vannia Gava, Paolo Paternoster (Lega), Maurizio Cattoi, Celeste D’Arrando (Movimento 5 Stelle).

Carmelo Cortellaro

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