Questionario dei bisogni realizzato dai volontari del Centro Studi Futura
CENTRO STUDI FUTURA
CHIARA CORBELLA PETRILLO BARI – RELAZIONE
PREMESSA
Il progressivo invecchiamento della popolazione barese, impone alla collettività la necessità di adeguarsi e offrire ai meno giovani sempre nuove opportunità. La sfida oggi è innovare e in particolare migliorare i pubblici servizi per questa fascia d’età, che devono essere più veloci, più comodi e sempre più personalizzati.
È necessario che in questo tutte le istituzioni si sentano coinvolte. Esse devono impegnarsi a migliorare e a rendere pienamente fruibili i servizi assistenziali e fiscali, in particolare quelli che consentono agli anziani di rimanere nelle loro abitazioni in sicurezza e serenità il più a lungo possibile.
In questo contesto ancora troppo spesso le istituzioni sono viste con diffidenza e da esse l’anziano non si attende che seccature: è necessario un impegno comune perché i meno giovani non si rassegnino a guardare al passato ma nutrano aspettative per il futuro.
Disporre di un quadro completo e aggiornato su tutti quei fattori che condizionano, positivamente o negativamente, la qualità della vita è diventata una necessità fortemente sentita dalla provincia di Bari e nasce dalla volontà di individuare possibili aree di intervento e prevenire eventuali condizioni di disagio.
ANALISI DEI RISULTATI
Quasi il 40% degli utenti anziani si ritiene soddisfatto del servizio di assistenza domiciliare offerta dal SSN, mentre ben il 30% risulta adeguato e la medesima percentuale è insoddisfatta di tale servizio.
Il 20% degli intervistati ha dichiarato che la digitalizzazione della cartella clinica e l’innovazione digitale in questo settore venga molto utilizzato, il 30% dichiara che viene utilizzato in maniera sporadica, ma il dato sconfortante che emerge è determinato da ben il 50% dell’utenza che dichiara che nel suo territorio non esiste una digitalizzazione dei servizi.
Per quanto riguarda invece il rapporto tra mensilità pensionistica e tenore di vita, il 10% lamentano una forte assenza del sostegno previdenziale che possa migliorare la qualità della loro vita, ben il 50% dell’utenza percepisce una mensilità sufficiente ma non è cosi per il 40% dell’utenza che la ritiene “modesta”.
Nonostante il periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo causato dal COVID-19, il 60% degli anziani ritiene che le visite fiscali e i servizi alla persona risultano sufficienti, risultato che non rispecchia invece il 20% che lamenta un forte abbandono da parte delle istituzioni, questo dato risulta in perfetta contrapposizione con il 20% degli anziani che non si è sentito affatto abbandonato anzi ritengono un servizio alla persona molto buono.
I dati relativi ai servizi digitali sono confortanti grazie al 40% che sfrutta e ritiene indispensabili questi servizi, il 30% li ritiene sufficienti e un altro 30% carenti.
In conclusione, la totalità degli intervistati non perde l’occasione di sorridere insieme a qualcuno che nonostante tutto si rende utile a dare una mano a soggetti più fragili e in costante bisogno di aiuto.
Bisogni Carenze
Maggiori sportelli informativi e supporto all’utenza Poco supporto all’utenza e sportelli informativi non sufficienti
Struttura digitale più efficiente e sistemi digitali più semplici dedicati all’utenza anziana Sistemi digitali complicati per l’utenza anziana e servizi interattivi poco efficienti
Maggior assistenza e incremento previdenziale degli enti territoriali Assistenza minima ed enti territoriali poco sviluppati sul sistema previdenziale
Personale specializzato nell’assistenza domiciliare agli anziani Poco personale e non specializzato sul servizio assistenziale
Prevenzione da parte dei medici fiscali sui luoghi di lavoro Poca prevenzione sui luoghi di lavoro
CONCLUSIONI
Valutare la situazione delle persone anziane che accedono ai servizi assistenziali, fiscali e previdenziali degli enti locali significa partire da quelle che sono le necessità, i bisogni e i desideri che le persone anziane e le loro famiglie riconoscono e facilitare l’attivazione di interventi capaci di considerare il progetto di assistenza dell’anziano nella sua globalità.
Si tratta di implementare un processo conoscitivo e di approfondimento attraverso tecniche e strumenti professionali che possono condurre l’assistente sociale ad una presa in carico rispettosa della situazione specifica di ciascun anziano e ad una definizione di progetto di intervento capace di generare azioni positive per la qualità di vita e il benessere dell’anziano stesso e dei suoi caregivers.
Un buon processo di valutazione può inoltre aiutare le persone anziane e le loro famiglie ad avere maggior consapevolezza delle proprie necessità e delle proprie risorse interne per poi orientarsi in modo più consapevole nel complesso e frammentato panorama dei servizi fiscali e previdenziali esistenti.
I VOLONTARI:
LELLA RANIERI – BARI
ADALBERTO PAGLIARULO – BARI
PASQUITA PICCINONNA – BARI
DANIEL DIFINO – BARI
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