Si è svolto in Calabria, presso la sede della giunta regionale, a Catanzaro, il meeting del programma di Servizio Civile Digitale del Centro Studi Futura appena terminato, un programma che in Calabria ha visto molti ragazzi coinvolti. Il Centro Studi Futura è stato ospitato nella sede del Governo regionale “perché qui c’è un servizio civile che funziona molto bene“, ha spiegato l’assessore regionale alla Transizione Digitale, Filippo Pietropaolo.
Il meeting si è svolto nell’ambito dell’ incontro denominato ‘Competenze digitali a supporto dei cittadini: servizio civile digitale e centri di facilitazione’ al quale hanno preso parte, tra gli altri, anche l’assessore regionale alle Politiche sociali Emma Staine, il Presidente del Consiglio della Regione Calabria, Filippo Mancuso, il Presidente della Provincia di Catanzaro, Amedeo Mormile, il direttore generale del Dipartimento transizione digitale della Regione Calabria, Tommaso Calabrò, Rosy Santacaterina, del Dipartimento transizione digitale della Regione Calabria, Valentina Albano, esperta delle competenze digitali del Dipartimento transizione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Pasquale Scaramuzzino, esperto DigiComp del Centro Studi Futura.
Ospite d’eccezione il Capo dipartimento per le politiche giovanili della Presidenza del Consiglio, Michele Sciscioli, che ha concluso i lavori.
Hanno partecipato con proprie testimonianze personali Maria Teresa Roperti, Rossella Mastroianni, Remo Candalise e Dimitra Baka, Operatori volontari del Servizio Civile. Ha introdotto e moderato i lavori Carmelo Cortellaro, Direttore generale del Centro Studi Futura e Presidente Nazionale di ANPAE.
L’idea è quella di creare una sinergia tra il servizio civile e i punti di facilitazioni digitale attivati in Calabria nell’ambito del progetto regionale della rete di servizi di facilitazione digitale, realizzata insieme all’assessorato alle politiche sociali, che declina a livello regionale una iniziativa del Dipartimento per la trasformazione digitale della presidenza del Consiglio, e mira a supportare le fasce della popolazione a maggior rischio di subire le conseguenze del digital divide.
Il governo attraverso il Pnrr sta investendo e lavorando per potenziare i servizi digitali della Pubblica amministrazione, dal governo nazionale agli enti locali. Per questo devono crescere anche le competenze digitali dei cittadini, per favorire l’uso autonomo, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza digitale attiva e per incentivare l’uso dei servizi online dei privati e delle Amministrazioni pubbliche.
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