Il Centro Studi FUTURA al Tavolo Tecnico per la Scogliera di Bianco – Capo Bruzzano

Il Centro Studi FUTURA, ha partecipato al Tavolo Tecnico per la Scogliera di Bianco – Capo Bruzzano, promosso dall’Assessorato Regionale all’Ambiente della Calabria e dall’Ente Parchi Marini della Calabria.

Presenti l’Assessore Regionale all’Ambiente e Turismo, Giovanni Calabrese, il Commissario Straordinario dell’Ente Regionale Parchi Marini della Calabria Raffaele Greco, la Dirigente Regionale Maria Antonella Cauteruccio, il Dirigente Regionale Roberto Cosentino, il Dirigente Regionale Giovanni Aramini,  il Responsabile Regionale di Rete Ferroviaria Italiana SpA – Gruppo FS Giuseppe Marta, i Sindaci dei Comuni di Bianco e di Africo. Per il Centro Studi Futura, il Direttore Generale Carmelo Cortellaro.

La scogliera di “Capo Bruzzano”, nota anche come “Capo Zefirio”, situata sulla Costa Ionica, in provincia di Reggio Calabria, rappresenta uno dei siti più suggestivi e interessanti, dal punto di vista paesaggistico e ambientale, della Calabria. Scampato alla cementificazione, il tratto è caratterizzato da scogliere e rocce naturali, di arenaria, rare lungo il litorale ionico calabrese, intervallate da piccole spiagge. Poco distante, circa 700 metri verso Sud, si trova un altro tratto roccioso, la “Spiaggia delle piscine”, così detta per le cavità scavate nella roccia, traccia dell’antico approdo greco. Tutto il tratto ricade nel territorio comunale di Bianco. La scogliera di Bianco traccia il confine, a Nord del Parco Marino Regionale “Costa dei Gelsomini, ed è compresa nella Zona a Speciale Conservazione IT 9350160 “Spiaggia di Brancaleone”. Nella parte marina della ZSC, oltre all’ Habitat 1170 “Scogliere”, per il quale è di interesse anche la zona intertidale delle formazioni rocciose, che ospita alghe del genere Cystoseira, è presente l’Habitat 1110 “Sabbie a debole copertura di acque marine”, con coperture a Cymodocea nodosa e l’habitat prioritario 1120 “Posidonia oceanica” presente a matte. All’habitat Praterie di Posidonia, si accompagna un ricco corteggio di altre specie vegetali, soprattutto alghe, e di animali che strutturano un complesso ecosistema marino, basilare per la stabilizzazione dei fondali sabbiosi.

 

Attività progettuali.

Le attività previste hanno l’obiettivo di tutelare e valorizzare il patrimonio paesaggistico ed ambientale dell’area, mediante interventi diretti

 di bonifica e ripristino, la realizzazione di strutture materiali utili a favorire una corretta modalità di frequentazione e informatione e con azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale rivolte ai cittadini residenti e non. Per lo svolgimento di tali attività, oltre all’Ente Parchi Marini Regionali (che mobiliterà anche gli Operatori volontari del Serviizo Civile), l’Amministrazione comunale di Binaco, Calabria Verde e associazioni presenti sul territorio che, anche attraverso l’impegno volontario dimostrino il loro interesse e volontà di partecipazione attiva.

1. Strutturazione dell’area e adeguamento delle vie di accesso e dei percorsi.

L’azione prevede sia la progettazione e messa in opera di cartellonistica adeguata, che illustri il valore ecologico degli habitat (al fine di sensibilizzare i fruitori, sugli impatti che le attività ludicoricreative possono apportare alla conservazione della biodiversità), che la realizzazione di piccoli interventi per la razionalizzazione e il miglioramento delle vie di accesso. Tali interventi, sono finalizzati a ridurre l’impatto della frequentazione, ad esempio delimitando il sentiero in corrispondenza di aree a maggiore sensibilità e a facilitarne la frequentazione, ad esempio attraverso interventi la rimozione di ostacoli per persone a ridotta mobilità, la segnalazione di elementi di pericolo, etc. Questa azione sarà svolta dall’EPMR e da Calabria Verde.

Finalità.

L’azione avrà ricadute positive su tutti gli Habitat e le specie associate presenti. Le realizzazioni potranno fornire una guida ai fruitori e segnalare il valore ecologico degli habitat al fine di sensibilizzare i fruitori a favorire la conservazione della biodiversità del sito contribuendo, quindi, a una fruizione consapevole del sito e a ridurre il rischio potenziale di danno agli l’habitat di interesse conservazionistico dovuto all’accesso.

2. Rimozione dei rifiuti dall’area e spiagge.

Finalità.

La rimozione degli accumuli di rifiuti solidi e la predisposizione di servizi, cestini, etc., per un corretto conferimento e raccolta dei rifiuti, ha il fine di ridurre i possibili impatti e va a beneficio di tutti gli habitat e specie presenti nell’area.

3. Controllo e rimozione di specie aliene e/o invasive.

Finalità.

Il controllo delle presenze delle specie aliene invasive, con interventi di rimozione, ha come obiettivo principale quella di contrastare l’introduzione e la diffusione di specie aliene, in particolare, quelle definite di interesse dell’UE e delle altre specie esotiche invasive (non di
interesse unionale). L’intervento ha carattere generale e va a beneficio di tutti gli habitat terrestri e delle specie presenti nell’area. Si tratta, nella sostanza, di aumentare il grado di naturalità nell’area ridotto dalla scarsa coerenza tra vegetazione reale e potenziale, a fronte di
una elevata diversità floristica e fitocenotica, a causa del notevole grado di artificialità del paesaggio vegetale, per l’introduzione di specie esotiche, spesso in concorrenza diretta con le essenze autoctone. L’obiettivo è di ottenere la regressione della presenza di specie esotiche nel
sito e il contestuale incremento delle superfici e dello stato di conservazione degli habitat target.
L’operazione potrà essere valutata attraverso la misura delle superfici di intervento, il numero di interventi e mediante rilievi fitosociologici e forestali appositi.

4. Sensibilizzazione ed educazione ambientale.

La tutela di habitat e specie di interesse comunitario riveste particolare importanza, non solo a livello nazionale ma anche locale, pertanto, la formazione e l’informazione delle nuove generazioni, della cittadinanza, e di tutti gli stakeholders, attraverso azioni di educazione
ambientale può essere un utile strumento per aumentare la conoscenza pubblica e di conseguenza l’appoggio allo sviluppo di appropriate politiche di conservazione e di gestione ambientale. Ciò, in modo da poter prevenire e/o contenere il disturbo antropico derivante da
attività improprie e di fruizione turistico ricreativa.
Le attività di informazione, sensibilizzazione ed educazione ambientale, in materia di conservazione dell’ambiente, focalizzando la necessità di tutelare la biodiversità, saranno rivolte alla comunità locale e ai visitatori, in particolar modo durante la stagione stiva. Si tratta, anche
in questo caso, di una azione trasversale che va a beneficio di tutti gli habitat presenti e le specie a questi associate.
L’azione sarà svolta dall’EPMR.

Finalità.

L’azione vuole contribuire ad Informare e sensibilizzare le comunità locali, in particolare i giovani, e i diversi fruitori delle aree soggette a protezione.
Gli obiettivi specifici sono:
✓ diffondere la conoscenza della ricchezza naturalistica del sito;
✓ prevenire e/o contenere il disturbo antropico, derivante da attività improprie di fruizione turistico ricreativa;
✓ aumentare la sensibilità della popolazione locale, in particolare attraverso l’educazione di bambini e ragazzi delle scuole dei comuni prossimi al Sito Natura 2000;
✓ informare le diverse fasce di utenza (residenti, turisti, scuole, società agricole) sulle peculiarità del sito e le attività ed i progetti in esso realizzati.

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